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Messaggio  Admin Lun Lug 18, 2011 7:03 pm

News Agenzia Fides
VATICANO - Il Papa auspica che "cresca la mobilitazione internazionale" per i soccorsi alle popolazioni del Corno d'Africa

Castel Gandolfo (Agenzia Fides) - Un accorato appello per la catastrofe umanitaria che sta colpendo la regione del Corno d'Africa, e in particolare la Somalia, è stato lanciato domenica 17 luglio dal Santo Padre Benedetto XVI subito dopo la preghiera dell'Angelus, che ha recitato con i fedeli riuniti nel cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Queste le parole del Pontefice: "Con profonda preoccupazione seguo le notizie provenienti dalla regione del Corno d'Africa e in particolare dalla Somalia, colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria. Innumerevoli persone stanno fuggendo da quella tremenda carestia in cerca di cibo e di aiuti. Auspico che cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini. Non manchi a queste popolazioni sofferenti la nostra solida! rietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà." (SL) (Agenzia Fides 18/07/2011)



AFRICA/SOMALIA - Negli ospedali della capitale esauriti i farmaci, le epidemie dilagano in tutto il paese

Mogadiscio (Agenzia Fides) - Negli ultimi due mesi, in seguito all'arrivo di numerosi sfollati a causa della siccità, gli ospedali della capitale somala, Mogadiscio, sono rimasti a corto di farmaci. Gli operatori sanitari riferiscono che ogni giorno cinque pazienti muoiono per serie epidemie che si stanno propagando in tutto il paese. La grave siccità che ha colpito molte parti della Somalia ha fatto aumentare il numero dei morti causati da questo fenomeno anche nelle zone dove in passato si verificava raramente. Le persone affamate si muovono in cerca di aiuto verso le città e verso le aree urbane della parte centro meridionale del paese. In una dichiarazione del direttore del più grande ospedale di Mogadiscio, il Banadir Hospital, si legge che la struttura ha esaurito le sue scorte di farmaci in seguito all'aumento improvviso dei pazienti. L'ospedale non è supportato da nessuno direttamente, si serve delle medicine fornite dal DBG (Daryeel Bulsho Guud), una ong di ba! se in Germania, e dall'Unicef e Oms per i farmaci contro diarrea e morbillo. La maggior parte dei bambini arrivano in ospedale in condizioni gravissime. Tre o quattro su 100 ricoverati quotidianamente muoiono perchè mancano i mezzi basilari per poterli assistere.
Nei primi 4 mesi del 2011, al Banadir sono stati ricoverati 160 bambini affetti da morbillo e altri 440 nel secondo quadrimestre; 1.228 affetti da diarrea nel primo quadrimestre e altri 2,003 nel secondo. Le epidemie si diffondono più rapidamente a causa delle mancate vaccinazioni nelle zone attualmente colpite dalla siccità. Nel vicino Kenya, dove molti somali cercano riparo, l'Oms e l'Unicef, insieme al Ministero della Sanità kenyota, stanno programmando campagne di vaccinazioni contro morbillo e polio per 215 mila bambini con meno di 5 anni di Mogadiscio e di quelli che vivono lungo il confine, compreso il campo profughi di Dadaab in Kenya, i distretti di Fafi e Lagdera e le fasce migratorie come quelle del municipio di Garissa. (AP) (18/7/2011 Agenzia Fides)



ASIA/MALAYSIA - Rapporti diplomatici con la Santa Sede più vicini: libertà religiosa e maggiori diritti per i cristiani

Kuala Lumpur (Agenzia Fides) - Dopo l'incontro di questa mattina fra il premier della Malaysia Najib Razak e Papa Benedetto XVI "mi aspetto che si annunceranno presto ufficialmente i rapporti diplomativi fra Santa Sede e Repubblica della Malaysia", dice all'Agenzia Fides p. Lawrence Andrew sj, sacerdote di Kuala Lumpur e Direttore dell'Herald, il settimanale cattolico dell'Arcidiocesi della capitale. Quello che porta all'instaurazione delle relazioni diplomatiche "è un cammino che si sta percorrendo, ed è molto positivo. D'altronde quello malaysiano è uno dei governi maggiormente democratici del Sudest asiatico e, nonostante alcuni problemi, vedo pochi ostacoli" nota p. Andrew. Della delegazione giunta questa mattina nella residenza estiva del Papa, a Castel Gandolfo, fanno parte il Premier malaysiano e sua moglie, i ministri degli Esteri e dell'Industria, l'Arcivescovo di Kuala Lumpur Sua Ecc. Mons. Murphy Pakiam, e un leader religioso musulmano della Malaysia, Tan Sr! i Dr Abdul Shukor Husin, presidente del Consiglio nazionale della Fatwa.
"Avere un Nunzio Apostolico stabile a Kuala Lumpur, potrebbe avere molte conseguenze positive sulla Chiesa e su tutta la comunità cristiana in Malaysia" spiega P Andrew: "Miglioreranno le comunicazioni fra il governo e la Chiesa. Inoltre è per noi cristiani l'opportunità di diventare visibilmente una grande 'banca morale', cioè un punto di riferimento per la moralità, per la diffusione e la tutela dei valori, per combattere corruzione, abusi e gli altri mali che affliggono la vita nazionale".
La Chiesa cattolica in questi giorni è stata anche criticata in Malaysia perché promuovere l'incontro, secondo alcuni, "contribuisce a restaurare l'immagine internazionale del governo dell'UMNO (United Malays National Organization), guidato da Najib Razak, oggi molto debole". P. Andrew, a tale proposito, dice: "L'intento non è questo: la Chiesa continuerà ad essere se stessa, a proclamare la verità, a difendere i valori fondamentali come la dignità della persona e la libertà religiosa: in tal modo vogliamo contribuire allo sviluppo del paese".
"Le maggiori questioni che ci riguardano - prosegue - restano sul tavolo: l'uso del termine Allah per i non musulmani; la libera circolazione delle Bibbie; la battaglia per l'eliminazione della pena di morte; il rispetto delle libertà e dei diritti umani fondamentali, senza alcuna discriminazione. Su tali questioni, valuteremo i passi concreti dell'esecutivo" spiega il Direttore dell'Herald.
Sui recenti moti della società civile che hanno attraversato la nazione nei giorni scorsi (vedi Fides 8 e 9/7/2011), il sacerdote afferma: "Il governo e la polizia continuano a intimidire le persone. Sei attivisti sono ancora in carcere e vi sono vari tentativi di limitare le libertà. Ma il messaggio al governo è giunto chiaro: trasparenza e legalità nelle prossime elezioni, che siano realmente libere e democratiche. Una istanza che unisce cristiani, musulmani e credenti delle altre religioni".
In Malaysia i musulmani rappresentano il 60% della popolazione, i buddisti sono circa il 20% i cristiani il 10% (fra i quali circa un milione di cattolici), gli induisti il 6,3%, e vi sono poi minoranze di taoisti, confuciani e seguaci di culti tradizionali. (PA) (Agenzia Fides 18/7/2011)



ASIA/CINA - L'impegno pastorale continua anche in estate: aperto il campo estivo dei ragazzi in tante diocesi, parrocchie e comunità ecclesiali di base

Pechino (Agenzia Fides) - Con l'inizio delle vacanze estive, tante comunità ecclesiali di base, parrocchie e diocesi della Cina continentale hanno aperto, come tutti gli anni, il campo estivo dei ragazzi, per proseguire l'impegno di evangelizzazione degli studenti anche in questo periodo dell'anno. L'iniziativa costituisce anche un grande aiuto per le famiglie, infatti i genitori lavorano e non hanno tempo e mezzi finanziari disponibili per prendersi cura dei figli rimasti a casa da soli. Grazie alla dedizione ed alla generosità di sacerdoti, religiose, seminaristi, animatori e catechisti laici, tutti ben preparati, i ragazzi possono così vivere una vacanza durante la quale, oltre a divertirsi, apprendono anche le nozioni di catechismo e sono seguiti nello svolgimento dei loro compiti.
Tra le numerose informazioni arrivate all'Agenzia Fides su questo impegno estivo, ne segnaliamo alcune: dal 12 luglio si è aperto il campo estivo nella parrocchia di Wu An della diocesi di Han Dan, nella provincia dell'He Bei. Gli oltre 200 bambini iscritti, guidati dai seminaristi e dalle suore, imparano a conoscere la Sacra Scrittura, il catechismo, la musica sacra e tante altre cose. All'apertura del campo hanno anche compiuto un pellegrinaggio al Santuario Mariano, dove hanno celebrato il sacramento della riconciliazione e quindi hanno partecipato alla solenne Eucaristia.
La parrocchia di Xi Liu della diocesi di Xi An, nella provincia dello Shaan Xi, ha mobilitato anche gli universitari non cattolici per animare il campo estivo aperto anche ai ragazzi non cattolici. Dall'11 luglio alcune decine di bambini hanno cominciato a vivere le loro giornate scandite da attività ben organizzate, con un periodo di tempo dedicato al catechismo, ai compiti, al divertimento, al riposo. Le suore della diocesi si sono messe a disposizione per preparare i pasti e gli alloggi, oltre che per accogliere i ragazzi. Alcuni genitori non cattolici sono rimasti stupiti e commossi dall'attenzione e dall'amore dimostrato verso i ragazzi, tanto che hanno già iscritto i figli anche per l'anno prossimo. Tre ragazzi non cattolici hanno chiesto di poter partecipare al catechismo per diventare cattolici. (NZ) (Agenzia Fides 18/07/2011)



AMERICA/MESSICO - Chiude la Casa del Migrante di San Luis Potosí: ogni anno accoglieva circa 9 mila migranti centro americani

San Luis Potosí (Agenzia Fides) - Chiude la Casa del Migrante di San Luis Potosí, in Messico. E' quanto si legge in una dichiarazione di padre Rubén Pérez, della Caritas locale, giunta all'Agenzia Fides. Tra le motivazioni: la mancanza di sicurezza dei migranti, la richiesta dell'immobile da parte della parrocchia di San Sebastián, e i servizi sanitari precari forniti agli stessi migranti. In 15 anni di impegno pastorale ne sono stati assistiti circa 120 mila, che hanno ricevuto riparo, cibo, vestiario, farmaci e calore umano. Nella Casa sono stati accolti 8/9 mila centroamericani migranti all'anno. Tuttavia, da un anno a questa parte, il passaggio per San Luis Potosí è calato del 50%. Padre Pérez ha però garantito che la chiusura sarà temporanea e che verrà aperta un'altra casa progettata appositamente per l'accoglienza dignitosa di migliaia di migranti che attraversano il Messico e passano per San Luis Potosí. Nel frattempo, i centroamericani troveranno un punto rife! rimento presso le ferrovie, dove verranno offerti loro pasti. (AP) (18/7/2011 Agenzia Fides)



AMERICA/BRASILE - "La Chiesa deve essere promotrice di dialogo e parlare una lingua comprensibile al mondo di oggi": concluso il seminario di formazione per i Vescovi del Brasile

Rio de Janeiro (Agenzia Fides) - La Chiesa deve essere promotrice di dialogo e di democrazia, in modo chiaro e deciso, sia nella società che all'interno della Chiesa stessa: è l'esortazione rivolta ai Vescovi del Brasile dall'esperto in comunicazione Javier Dario Restrepo. "Senza un dialogo libero e rispettoso non ci può essere l'opinione pubblica nella Chiesa e il silenzio può essere complice di insabbiamenti, ingiustizie e abusi" ha aggiunto l'esperto colombiano nel suo intervento al primo Seminario sulla Comunicazione per i Vescovi del Brasile, evento organizzato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali (PCCS), dalla Commissione per la Comunicazione della Conferenza Episcopale brasiliana (CNBB) e dall'Arcidiocesi di Rio de Janeiro.
A questo incontro di formazione, svoltosi dal 12 al 17 luglio, hanno partecipato 70 Vescovi, che rappresentavano 55 diocesi del Brasile. Il Vescovo più giovane aveva 44 anni e il più vecchio 91, tutti uniti dalla passione di imparare, riflettere e discutere sulla trasformazione della cultura e del mondo delle comunicazioni.
Nella nota inviata all'Agenzia Fides si legge che ad aprire il seminario sono stati l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del PCCS, il Cardinale Raymundo Damasceno Assis, Presidente della CNBB, e l'Arcivescovo di Rio de Janeiro, Mons. Orani Tempesta. Mons. Celli ha chiarito alcuni pilastri su cui era stato costruito il seminario: occorre abbandonare la visione strumentale dei media come se fossero un altoparlante, e cercare costantemente la formazione, in modo di avere la capacità di parlare una lingua comprensibile al mondo di oggi. Il che significa trovare e creare spazi di dialogo, comunicazione e comunione, Ha citato anche Papa Benedetto XVI, che il 12 maggio 2010, a Lisbona, aveva affermato: "Il Chiesa deve entrare in dialogo con il mondo in cui viviamo. La Chiesa diventa parola, la Chiesa si fa messaggio, la Chiesa diventa dialogo" (Ecclesiam suam, 67). Di fatto, il dialogo inequivocabile e rispettoso tra le parti interessate è oggi una priorità nel mondo, del qu! ale la Chiesa non è esente". (CE) (Agenzia Fides, 18/07/2011)



AMERICA/BRASILE - Scambio di esperienze tra le POM dell'Austria e del Brasile

Bahia (Agenzia Fides) - Un gruppo missionario formato da 15 persone della Commissione "Chiesa nel mondo" della parrocchia dell'Angelo Custode nella diocesi di Graz, in Austria, ha visitato il Brasile dal 5 al 15 luglio. Oltre a partecipare al "Pellegrinaggio della Terra e dell'Acqua" a Bom Jesus da Lapa (BA), organizzato dalla locale Commissione della Pastorale per la Terra (CPT), il gruppo missionario ha potuto constatare la realizzazione di alcuni progetti finanziati dalle Pontificie Opere Missionarie (POM) dell'Austria e dalle POM della diocesi di Graz, in coordinamento con la CPT della Diocesi di Bom Jesus da Lapa.
Secondo padre Wolfgang Schwarz, direttore diocesano delle POM a Graz e parroco della parrocchia dell'Angelo Custode, il progetto dei fondi di solidarietà finanzia tra l'altro, la creazione di pozzi nella diocesi di Barra (BA), l'allevamento di capre, la gestione di un centro sociale, l'assunzione part-time di una segretaria per l'ufficio della CPT, la costruzione di cisterne per raccogliere l'acqua piovana.
Durante il soggiorno in Brasile, padre Schwarz ha parlato anche di come la Commissione "Chiesa nel mondo" sia impegnata a far conoscere in Austria il lavoro svolto dalla CPT a Bahia: "Nella nostra parrocchia diamo molto tempo alla presentazione del lavoro della CPT e dei progetti. Tredici anni fa abbiamo dato inizio a questa catena di solidarietà e ora è il terzo viaggio che facciamo con diverse persone della Commissione per conoscere anche direttamente lo sviluppo dei progetti".
Secondo la nota inviata all'Agenzia Fides, il gruppo ha anche visitato la sede nazionale delle POM, la sede della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) e il Centro Culturale Missionario (CCM) a Brasilia. Il Direttore nazionale delle POM in Brasile, Padre Camilo Pauletti, dando il benvenuto al gruppo, ha sottolineato l'importanza di conoscere le esperienze missionarie delle POM dell'Austria, come è importante la conoscenza da parte loro, dei progetti che si sviluppano in Brasile, in quanto "è sempre importante conoscere le POM di altri paesi". (CE) (Agenzia Fides, 18/07/2011)



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