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EMERGENZA HAITI - MISSIONI DON BOSCO

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Messaggio  Admin Dom Dic 19, 2010 1:11 am

A QUASI UN ANNO DAL TERREMOTO, L’EMERGENZA AD HAITI È ASSOLUTA
12 gennaio 2010: terremoto 7 gradi di intendità sulla scala Richter - 19 ottobre 2010: scoppio di un’epidemia di colera - 5 novembre 2010: uragano Tomas

SITUAZIONE
12 gennaio 2010: terremoto 7 gradi di intensità sulla scala Richter - 19 ottobre 2010: scoppio di un’epidemia di colera - 5 novembre 2010: uragano Tomas. Ecco le tre calamità che si sono abbattute sull’isola di Haiti negli ultimi 10 mesi, lasciando la popolazione allo stremo delle forze e provocando un numero spaventoso di vittime. Il sisma ne ha causate più di 212.000 e ha privato di una casa un milione e mezzo di persone. L’uragano Tomas ha provocato più di 20 morti e una decina di dispersi, mentre 6.000 famiglie sono senza tetto. L’epidemia di colera, tuttora in corso, ha fino ad oggi falcidiato 1.600 persone ed i contagi aumentano di ora in ora. Intere famiglie muoiono nelle loro case, senza ricevere nessun aiuto. La popolazione è terrorizzata, non dispone di informazioni sulla prevenzione e non sa come curare i malati. Questo è il contesto spaventoso in cui vivono gli abitanti di Haiti: costretti a vivere nelle tendopoli da gennaio, ora molti di loro hanno dovuto lasciare questi rifugi di fortuna per colpa dell’uragano e sono minacciati dall’epidemia di colera. Intorno, la devastazione causata dal terremoto: si calcola che solo sul suolo di Port-au-Prince vi siano 19 milioni di metri cubi di rovine. Ad Haiti muoiono quotidianamente più di 30 persone, e l’ONU calcola che l’epidemia potrebbe contagiare 200.000 haitiani ed ucciderne almeno 10.000. In questi giorni c’è stato anche un primo morto a Santo Domingo ed un primo caso di contagio in Florida.

OBIETTIVI
L’obiettivo prioritario è in questo momento quello di dare agli haitiani la possibilità di vivere. In una condizione dignitosa dal punto di vista igienico-sanitario, in un contesto in cui l’avere un tetto e accesso a cibo e cure sanitarie non rappresenti un privilegio, ma un dato di fatto. Questi sono i presupposti perché gli haitiani possano ricostruire il loro Paese, dandogli un volto nuovo rispetto al presente, ma anche al passato. Per dimenticare una storia fatta di angoscia e dolore, iniziata in epoca coloniale e non ancora conclusasi.

PROGETTI
Sebbene la coordinazione degli aiuti risulti estremamente difficoltosa, la priorità è quella di fornire medicinali agli abitanti dell’isola. In questi momenti così concitati si sta mettendo a punto un piano per organizzare gli interventi umanitari.Secondo obiettivo dei Salesiani del luogo è quello di rimuovere le macerie, creando i giusti presupposti ambientali per la ricostruzione e i giusti presupposti igienici per scongiurare il rischio delle epidemie. Soltanto dopo la rimozione delle rovine e l’allontanamento dello spettro dell’epidemia si potrà iniziare a pensare al futuro e alla ricostruzione vera e propria.

COSTI
Anche una piccola offerta può rappresentare un enorme aiuto per chi vive continuamente sotto la minaccia di epidemie e calamità naturali ed ha perso tutto, ormai anche la speranza.

Se intendete sostenere l’emergenza inserite nella causale il codice 16990

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