EMERGENZA IN INDIA - 400.000 profughi nello stato dell’Assam
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EMERGENZA IN INDIA - 400.000 profughi nello stato dell’Assam
FONTE: MISSIONI DON BOSCO
L’Assam sta bruciando. In seguito ad un primo episodio di rivolta scoppiato nella notte fra il 21 e il 22 luglio, i combattimenti gli indigeni Bodo – un’etnia locale - e un gruppo islamico di immigrati bengalesi si stanno diffondendo a macchia d’olio in una vastissima area del Guwahati, una provincia dello stato indiano dell’Assam. Gli attriti che hanno caratterizzato i rapporti dei due gruppi etnici negli ultimi anni sono sfociati in violenti tumulti che – iniziati nella zona di Kokrajhar e propagatisi velocemente nei distretti di Dhubri, Bongaigaon, Barpeta, Nalbari, Kamrup, Darrang e Sonitpur - hanno già causato quasi 50 morti, saccheggi, vastissimi incendi e devastazioni di ogni genere. I senzatetto sono 400.00 e vivono in 235 campi profughi, sopraffatti dal terrore e dall’angoscia, in condizioni igienico-sanitarie disastrose. I Salesiani locali si adoperano dalle prime ore per distribuire all’interno dei campi beni di prima necessità, come abiti e cibo, prodotti per l’igiene personale, ma anche repellenti contro le zanzare, latte e bagnoschiuma per neonati, pannolini, medicinale per adulti e bambini…
OBIETTIVI
La distribuzione dovrà proseguire ancora per parecchio tempo e i missionari hanno bisogno di supporto. Oltre ai bisogni legati al momento dell’emergenza, che sono assolutamente prioritari, gli obiettivi dei Salesiani sono più a lungo termine: intendono avviare un programma di riabilitazione – che deve essere messo in atto prima possibile – a favore delle persone coinvolte dagli episodi di violenza, che devono essere messe in condizione di tornare nelle loro case e continuare a coltivare le proprie terre. Bisogna quindi, in secondo tempo, rimediare ai danni causati dagli incendi e dai saccheggi, sia ai campi che alle abitazioni.
PROGETTI
La distribuzione dovrà proseguire ancora per parecchio tempo e i missionari hanno bisogno di supporto. Oltre ai bisogni legati al momento dell’emergenza, che sono assolutamente prioritari, gli obiettivi dei Salesiani sono più a lungo termine: intendono avviare un programma di riabilitazione – che deve essere messo in atto prima possibile – a favore delle persone coinvolte dagli episodi di violenza, che devono essere messe in condizione di tornare nelle loro case e continuare a coltivare le proprie terre. Bisogna quindi, in secondo tempo, rimediare ai danni causati dagli incendi e dai saccheggi, sia ai campi che alle abitazioni.
COSTI
La cifra richiesta per continuare a provvedere alla distribuzione dei beni di prima necessità ammonta a 32.000 €. Basta poco, anche una piccola offerta per alleviare le angosce e le pene di chi ha perso tutto!
L’Assam sta bruciando. In seguito ad un primo episodio di rivolta scoppiato nella notte fra il 21 e il 22 luglio, i combattimenti gli indigeni Bodo – un’etnia locale - e un gruppo islamico di immigrati bengalesi si stanno diffondendo a macchia d’olio in una vastissima area del Guwahati, una provincia dello stato indiano dell’Assam. Gli attriti che hanno caratterizzato i rapporti dei due gruppi etnici negli ultimi anni sono sfociati in violenti tumulti che – iniziati nella zona di Kokrajhar e propagatisi velocemente nei distretti di Dhubri, Bongaigaon, Barpeta, Nalbari, Kamrup, Darrang e Sonitpur - hanno già causato quasi 50 morti, saccheggi, vastissimi incendi e devastazioni di ogni genere. I senzatetto sono 400.00 e vivono in 235 campi profughi, sopraffatti dal terrore e dall’angoscia, in condizioni igienico-sanitarie disastrose. I Salesiani locali si adoperano dalle prime ore per distribuire all’interno dei campi beni di prima necessità, come abiti e cibo, prodotti per l’igiene personale, ma anche repellenti contro le zanzare, latte e bagnoschiuma per neonati, pannolini, medicinale per adulti e bambini…
OBIETTIVI
La distribuzione dovrà proseguire ancora per parecchio tempo e i missionari hanno bisogno di supporto. Oltre ai bisogni legati al momento dell’emergenza, che sono assolutamente prioritari, gli obiettivi dei Salesiani sono più a lungo termine: intendono avviare un programma di riabilitazione – che deve essere messo in atto prima possibile – a favore delle persone coinvolte dagli episodi di violenza, che devono essere messe in condizione di tornare nelle loro case e continuare a coltivare le proprie terre. Bisogna quindi, in secondo tempo, rimediare ai danni causati dagli incendi e dai saccheggi, sia ai campi che alle abitazioni.
PROGETTI
La distribuzione dovrà proseguire ancora per parecchio tempo e i missionari hanno bisogno di supporto. Oltre ai bisogni legati al momento dell’emergenza, che sono assolutamente prioritari, gli obiettivi dei Salesiani sono più a lungo termine: intendono avviare un programma di riabilitazione – che deve essere messo in atto prima possibile – a favore delle persone coinvolte dagli episodi di violenza, che devono essere messe in condizione di tornare nelle loro case e continuare a coltivare le proprie terre. Bisogna quindi, in secondo tempo, rimediare ai danni causati dagli incendi e dai saccheggi, sia ai campi che alle abitazioni.
COSTI
La cifra richiesta per continuare a provvedere alla distribuzione dei beni di prima necessità ammonta a 32.000 €. Basta poco, anche una piccola offerta per alleviare le angosce e le pene di chi ha perso tutto!
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