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NOTIZIE AGENZIA FIDES 12 maggio 2012

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Messaggio  Admin Sab Mag 12, 2012 7:03 pm

VATICANO - Il Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli ordina in San Pietro 4 presbiteri e 17 diaconi del Collegio Urbano provenienti da Asia, Africa, America e Oceania

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, presiederà questo pomeriggio alle ore 15, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa con le ordinazioni diaconali e presbiterali di 21 alunni del Pontificio Collegio Urbano "de Propaganda Fide". Dei 4 novelli presbiteri, 3 provengono dalla Cina e uno dal Camerun. I 17 diaconi invece provengono: 5 dall'Africa (Burundi, Ghana, Mali, Uganda); 10 dall'Asia (Cina, Corea, Vietnam); 1 dall'America (Haiti); 1 dall'Oceania (Papua Nuova Guinea). (SL) (Agenzia Fides 12/05/2012)



VATICANO - Lunedì i funerali di padre Massimo Cenci, Sottosegretario della Cep, "un missionario entusiasta della missione"

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Saranno celebrati lunedì 14 maggio, alle ore 11, nella parrocchia della "Regina Pacis" a Monteverde (Roma), i funerali di padre Massimo Cenci, del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), Sottosegretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Cep), deceduto improvvisamente nelle prime ore di ieri, 11 maggio.
"Era un missionario entusiasta della missione" ha detto di padre Cenci il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, presentando al Santo Padre Benedetto XVI i partecipanti all'Assemblea annuale delle Pontificie Opere Missionarie, in corso a Roma, che proprio ieri sono stati ricevuti in udienza. "Si sarebbe volentieri unito a noi -- ha detto il Cardinale - se il Signore non avesse voluto oggi chiamarlo a sé". Il Pontefice, nel suo discorso, ha detto: "Il pensiero mio e di tutti voi va in questo momento al Padre Massimo Cenci, Sottosegretario, improvvisamente scomparso. Il Signore lo ricompensi per tutto il lavoro da lui compiuto in missione e a servizio della Santa Sede."
Padre Massimo Cenci era nato il 7 febbraio 1944 a Desio. Con la famiglia era poi emigrato in Francia dove era vissuto fino al 1958. Entrato nel Pime nel 1964, era stato ordinato sacerdote nel 1975 e aveva lavorato fino al 1978 nel Centro missionario di Milano come animatore vocazionale. Nel 1979 aveva iniziato la missione in Brasile, prima come coadiutore e dal 1983 come parroco, a Manaus. Dal 1981 al 1986 aveva insegnato all'Istituto superiore di filosofia, teologia e pastorale di Manaus. Nel 1983 era stato nominato Rettore del seminario di Manaus e nel 1986 responsabile della parrocchia Meninho Jesus de Praga. Con padre Giuliano Frigeni, oggi Vescovo di Parintins, aveva lavorato nella pastorale di strada, tra i migranti originari del nord-est del Brasile. Nel 1996 era divenuto segretario della Nunziatura apostolica in Brasile. Rientrato nel 2000 in Italia, era stato padre spirituale del Collegio Urbano di Propaganda Fide. Nel 2001 era stato nominato Sottosegretario della Con! gregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. (SL) (Agenzia Fides 12/05/2012)



ASIA/SIRIA - Attentato contro un parroco cattolico in provincia di Damasco

Damasco (Agenzia Fides) - Grave attentato contro padre George Louis, parroco della chiesa greco cattolica di San Michele, nel centro storico di Qara, in provincia di Damasco. Come riferiscono fonti di Fides nella Chiesa greco cattolica siriana, ieri, 11 maggio, all'alba, due uomini armati mascherati sono entrati nella sua residenza, lo hanno minacciato con le pistole, chiedendogli le chiavi per ispezionare i locali. Lo hanno legato e gli hanno intimato di consegnare le chiavi. Data la sua esitazione, uno di loro lo ha colpito alla testa con una bottiglia di vetro, procurandogli una profonda ferita che sanguinava copiosamente, poi lo hanno colpito al volto, rompendogli un dente. Dopo aver rubato alcuni arredi sacri e il computer portatile, i malviventi lo hanno rinchiuso nel bagno e gli hanno chiuso la bocca con un adesivo. Hanno poi cercato di strangolarlo con un tubo, ma, dopo un segnale, si sono ritirati, lasciandolo tramortito ma vivo. Dopo circa due ore padre George! , con le mani ancora legate, è riuscito a chiamare uno dei suoi parrocchiani per chiedere aiuto. Lo hanno medicato con cinque punti di sutura alla testa. In città leader religiosi e civili, cristiani e musulmani, hanno condannato l'attacco. I leader dell'opposizione sono attesi domani, 13 maggio, per un incontro con l'abate greco cattolico della città. Il fine è evitare la polarizzazione confessionale, anche se a Qara la situazione dei 500 cristiani, che hanno sempre vissuto in armonia con circa 25mila cittadini sunniti, resta difficile.
Con i forti scontri bellici e la violenza a Baba Amr e nella provincia di Homs, intere famiglie si sono rifugiate a Qara e sono state accolte in edifici pubblici, palestre, moschee o centri culturali o luoghi privati. Fra loro molti combattenti dell'Esercito Siriano di Liberazione. La presenza di tali elementi - notano a Fides fonti locali - ha ben presto trasformato Qara in un luogo insicuro e violento, con furti, rapimenti, e un clima di banditismo e illegalità, come mostra l'attentato a p. George Louis.
Sua Beatitudine Gregorio III Laham, Patriarca greco-melkita di Antiochia e di tutto l'Oriente, commentando l'accaduto ha rilanciato l'allarme per "il banditismo e la totale mancanza di sicurezza, oltre che per la violenza indiscriminata". Fattori che "costituiscono un pericolo per tutti, ma soprattutto per i cristiani e altre minoranze" e generano "terrore psicologico molto grave nella nostra popolazione". (PA) (Agenzia Fides 12/5/2012)



ASIA/SIRIA - Cristiani cacciati da Hama

Homs (Agenzia Fides) - Una notizia preoccupante giunge all'Agenzia Fides dalla provincia di Hama, a Nord di Homs: uomini armati hanno espulso tutte le famiglie cristiane del villaggio di Al Borj Al Qastal, in provincia di Hama. La notizia, diffusa da alcune agenzia internazionali, è confermata all'Agenzia Fides da fonti della Chiesa locale. Le fonti riferiscono che bande armate - nelle milizie del composito Esercito di liberazione siriano - sono penetrate nel villaggio, cacciando tutte le famiglie cristiane, prendendo possesso delle abitazioni e trasformando la chiesa del luogo in quartier generale militare. Il villaggio di Al Borj Al Qastal si trova nella provincia di Hama e accoglieva circa 10 famiglie cristiane, ora sfollate, vittime innocenti del conflitto in corso. (PA) (Agenzia Fides 12/5/2012)



ASIA/AFGHANISTAN - A rischio il "Partito della solidarietà", accusato dai "signori della guerra"

Kabul (Agenzia Fides) - E' un partito "scomodo" e dunque rischia di sparire, accusato e delegittimato dai "signori della guerra" e dai criminali. Il partito democratico afgano "Hambastagi" ("Partito della Solidarietà"), espressione di movimenti della società civile, donne, giovani, avvocati, il 30 aprile scorso ha organizzato una manifestazione, nel ventesimo anniversario della presa del potere di Kabul da parte delle milizie fondamentaliste, per chiedere giustizia per le vittime civili e la deposizione dei "signori della guerra" che siedono nel Parlamento afghano. Ora quegli stessi criminali intendono togliere al partito ogni legittimità politica, annullando il suo status giuridico, mettendolo fuorilegge e chiedendo che i suoi membri vengano messi sotto processo per avere insultato la "jihad".
I leader del Partito della Solidarietà sono stati ufficialmente chiamati in Senato per rispondere alle accuse e la Tv statale ha già annunciato che la registrazione del Partito è stata annullata, anche se l'Hambastagi non ha ancora ricevuto alcuna notifica ufficiale.
Nei giorni scorsi, informa una nota del Partito giunta a Fides, i leader hanno ricevuto minacce per telefono e per e-mail da parte dei signori della guerra. Sono chiari segnali intimidatori, spiegano fonti di Fides, che dimostrano come siano ancora ben lontane la libertà politica e la libertà di opinione in Afghanistan.
Il Partito, nella nota pervenuta a Fides, chiede il sostegno dei cittadini afgani che hanno a cuore la democrazia, nel paese e all'estero. Rasikh, esponente dell'Hambastagi, domanda a tutte le istituzioni democratiche, le associazioni, i sostenitori, gli attivisti per i diritti umani, di inviare lettere di protesta a entrambe le Camere del Parlamento afgano, al presidente, al ministero della giustizia. Il partito Hambastagi rappresenta una speranza per un futuro democratico e rispettoso dei diritti e delle libertà individuali in Afghanistan. (PA) (Agenzia Fides 12/5/2012)



ASIA/INDIA - Un ex indù e persecutore di cristiani in Orissa si converte e diventa evangelizzatore

Bhubaneswar (Agenzia Fides) - La sua storia ricorda quella di San Paolo: Niladri Kanhar, leader di un villaggio indù in Orissa, noto per l'odio contro i cristiani che in passato ha perseguitato e ucciso, si è convertito al cristianesimo e, grazie alla testimonianza e all'evangelizzazione, sta aiutando la crescita della comunità cristiana locale. Come riferiscono fonti di Fides nella comunità cristiana in Orissa, Niladri Kanhar si è convertito dopo la guarigione della sua figlia maggiore, che tutti i medici e gli stregoni avevano dato in punto di morte. Il Pastore evangelico Pabitra Kata, condotto per una ispirazione divina al villaggio, ha pregato Dio per la ragazza che è "guarita nel nome di Gesù". Da quel momento la famiglia di Niladri Kanhar si è convertita alla fede cristiana, ha iniziato a pregare e a leggere la Bibbia. Per l'ex leader indù sono giunte le persecuzioni, in quanto gli stessi abitanti del suo villaggio lo hanno malmenato, cercando di "riportarlo alla ! fede indù", ma Kanhar non ha ceduto. Anzi, ha continuo a pregare, testimoniare e predicare il Vangelo di Cristo. L'annuncio gli è costato anche accuse di "conversioni": attualmente Kata e Kanhar sono in carcere per false accuse di proselitismo. Le stesse che molte volte, in passato, Niladri Kanhar aveva formulato contro fedeli cristiani innocenti. "Annunciare il cristianesimo in alcune aree dello stato dell'Orissa, attraversato da movimenti radicali indù, significa persecuzioni e violenze" commenta una fonte di Fides. Nello stato si registra un forte tasso di violenza anticristiana: nel 2008 si sono verificati massacri di massa di cristiani nel distretto di Kandhamal. (PA) (Agenzia Fides 12/5/2012)


AMERICA/HONDURAS - Appello della Chiesa per il giornalista rapito; dal 2003 assassinati 28 giornalisti

Tegucigalpa (Agenzia Fides) - Il Cardinale honduregno Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa, e l'Associazione dei Media del paese centroamericano, hanno fermamente condannato il rapimento del giornalista Alfredo Villatoro e hanno chiesto ai rapitori il rispetto della sua vita. Villatoro, 47 anni, è stato rapito da sconosciuti la mattina di mercoledì 9 maggio, sulla strada per la stazione radio HRN, nella quale lavorava da vent'anni. Finora la polizia ha detto di non avere indizi sul crimine.
"Condanniamo la violenza e chiediamo a Dio di toccare il cuore dei rapitori per farli tornare sulla via del Signore, sulla via della giustizia, e di rispettare la vita di Villatoro" ha detto il Card. Rodriguez parlando a radio HRN. Ha poi aggiunto che tutte le parrocchie dell'Honduras "sono unite in un'unica preghiera a Dio per la vita di questo operatore della comunicazione, e perché i suoi sequestratori non macchino con altro sangue il nostro paese". Secondo notizie raccolte dall'Agenzia Fides, la Commissione Honduregna dei Diritti Umani, ha dichiarato che in Honduras dal 2003 sono stati assassinati 28 giornalisti, di questi ci sono 22 casi ancora irrisolti. (CE) (Agenzia Fides, 12/05/2012)



AMERICA/CILE - Trecento anni della "Fiesta de los Indios" in onore di San Michele Arcangelo

Puerto Montt (Agenzia Fides) - Il Nunzio Apostolico in Cile, l'Arcivescovo Ivo Scapolo, insieme all'Arcivescovo di Puerto Montt, Sua Ecc. Mons. Cristián Caro, hanno presieduto la celebrazione dei 300 anni della "Fiesta de los Indios". Sono arrivati all'isola Calbuco su una imbarcazione della Marina Militare, salpata da Puerto Montt, per celebrare la Festa in onore di San Michele Arcangelo, patrono dell'isola. A Calbuco c'era una grande folla, guidata dal parroco e dal sindaco, ad aspettarli. All'Eucaristia solenne è seguita la processione con il Santissimo Sacramento, quindi un momento di festa durante il quale le autorità locali hanno regalato un "poncho" al Nunzio, in ringraziamento per la sua presenza. Secondo la nota inviata dalla Conferenza Episcopale Cilena all'Agenzia Fides, il Nunzio apostolico, nell'omelia della Messa, ha detto tra l'altro che "la spada di San Michele Arcangelo deve ricordare le armi con cui il cristiano deve sempre lottare: la preghiera, l'uni! tà e l'amore".
La "Fiesta de los Indios Caciques", molto conosciuta, nacque nel 1712, quando gli indigeni del posto assediarono gli spagnoli di Calbuco e trafugarono l'immagine di San Michele Arcangelo agli spagnoli, nascondendola per 3 mesi in un posto sicuro sull'isola di Huapi Abtao. I Gesuiti chiesero agli indigeni di restituire l'immagine sacra e questi chiesero in cambio un trattamento migliore e il diritto di organizzare la festa a Calbuco ogni anno, con la celebrazione di una novena e di una grande festa. Gli indigeni infatti ammiravano molto San Michele anche per la bellezza della statua ed il rispetto che imponeva la sua figura. (CE) (Agenzia Fides, 12/05/2012)


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