Le salesiane in sostegno delle bambine in Benin
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Le salesiane in sostegno delle bambine in Benin
FONTE: MISSIO
Jeannette ha 15 anni. Vive a Cotonou, in Benin. E' una bambina eppure già è stata vittima di violenze fisiche e psichiche. Da parte di chi voleva sposasse con la forza un uomo più grande di lei. L'hanno salvata le salesiane di Don Bosco a Cotonou, in Benin. Dove gestiscono un centro per bambine e giovani ragazze violentate.Jeanette racconta con un filo di voce la sua storia di paura e disperaizone: <<sono stata affidata al Foyer Laura Vicuna delle Suore Salesiane perché per due volte mi hanno rapito a scopo di matrimonio forzato>>.
Jeanette ricorda che la prima volta stava andando dalla madre a Azowliss <<e mio zio paterno con altri quattro uomini grandi mi hanno presa durante il cammino. Al nostro arrivo, l’uomo dal quale mi avevano condotta ha cominciato, per burla, a cantare. Altri due uomini mi han presa e mi han legato mani e piedi a dei legni, in modo che l’uomo potesse violentarmi>>.
L'odissea di Jeanette finisce grazie ad una fuga e all'intervento delle suore. Purtroppo non è l'unica ragazzina vittima di soprusi e violenza a Cotonou: Lydia e Jocelyne sono ancora più piccole d'età ed hanno storie simili. Sono molto bisognose di protezione e amore. Di loro si occupa suor Berenice, missionaria del Benin che gestisce il centro Laura Vicuna. <<Quella volta sono rimasta in casa un mese e mezzo prima di fuggire di nuovo, e ho atteso il calare della notte per raggiungere mia madre che ha denunciato la questione alla Brigata per la Protezione dei Minori>>, racconta ancora Jeanette...
Jeannette ha 15 anni. Vive a Cotonou, in Benin. E' una bambina eppure già è stata vittima di violenze fisiche e psichiche. Da parte di chi voleva sposasse con la forza un uomo più grande di lei. L'hanno salvata le salesiane di Don Bosco a Cotonou, in Benin. Dove gestiscono un centro per bambine e giovani ragazze violentate.Jeanette racconta con un filo di voce la sua storia di paura e disperaizone: <<sono stata affidata al Foyer Laura Vicuna delle Suore Salesiane perché per due volte mi hanno rapito a scopo di matrimonio forzato>>.
Jeanette ricorda che la prima volta stava andando dalla madre a Azowliss <<e mio zio paterno con altri quattro uomini grandi mi hanno presa durante il cammino. Al nostro arrivo, l’uomo dal quale mi avevano condotta ha cominciato, per burla, a cantare. Altri due uomini mi han presa e mi han legato mani e piedi a dei legni, in modo che l’uomo potesse violentarmi>>.
L'odissea di Jeanette finisce grazie ad una fuga e all'intervento delle suore. Purtroppo non è l'unica ragazzina vittima di soprusi e violenza a Cotonou: Lydia e Jocelyne sono ancora più piccole d'età ed hanno storie simili. Sono molto bisognose di protezione e amore. Di loro si occupa suor Berenice, missionaria del Benin che gestisce il centro Laura Vicuna. <<Quella volta sono rimasta in casa un mese e mezzo prima di fuggire di nuovo, e ho atteso il calare della notte per raggiungere mia madre che ha denunciato la questione alla Brigata per la Protezione dei Minori>>, racconta ancora Jeanette...
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