Famiglia: custode d’umanità
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Famiglia: custode d’umanità
FONTE: MISSIONARIE SAVERIANE
Si è da poco concluso a Milano l'incontro mondiale delle famiglie “Family 2012”.
Auguri a tutte le famiglie, e un grazie particolare ai familiari dei missionari e missionarie, in tanti modi partecipi del loro andare.
Famiglia.
E se meno preoccupati dell’istituzione riprendessimo a gustare e a cantare la bellezza dell’amore umano, in un mondo dove il profitto sembra imporsi come unico criterio?
E se per fare un passo avanti, occorresse farne alcuni indietro, per lasciare a chi vive l’avventura familiare di modulare secondo le sue forze interiori il passo al ritmo di Colui che l’ha inventata?
E se dicessimo anzitutto grazie a chi prendendosi cura di noi fin dal primissimo inizio ci ha condotti a camminare nel mondo con quel senso potente d’umanità che la famiglia custodisce e dice in mille modi?
E se vivessimo più e meglio in prima persona la sfida del vivere insieme con amore, nelle comunità religiose, parrocchiali, presbiterali, nei gruppi, ovunque siamo insieme?
E se, in tutto ciò, guardassimo tutti di più a Gesù, che ha amato con tutto lo slancio del suo cuore e anche contro il suo cuore, quando “indurì la faccia per partire verso Gerusalemme” (Lc 9,51b)?
Per tutti prima o poi la fedeltà si fa ardua. Che ciascuno l’attinga alle sue sorgenti interiori e, poi, abbracci con grande tenerezza chi barcolla.
Teresina Caffi
2012-06-19
Si è da poco concluso a Milano l'incontro mondiale delle famiglie “Family 2012”.
Auguri a tutte le famiglie, e un grazie particolare ai familiari dei missionari e missionarie, in tanti modi partecipi del loro andare.
Famiglia.
E se meno preoccupati dell’istituzione riprendessimo a gustare e a cantare la bellezza dell’amore umano, in un mondo dove il profitto sembra imporsi come unico criterio?
E se per fare un passo avanti, occorresse farne alcuni indietro, per lasciare a chi vive l’avventura familiare di modulare secondo le sue forze interiori il passo al ritmo di Colui che l’ha inventata?
E se dicessimo anzitutto grazie a chi prendendosi cura di noi fin dal primissimo inizio ci ha condotti a camminare nel mondo con quel senso potente d’umanità che la famiglia custodisce e dice in mille modi?
E se vivessimo più e meglio in prima persona la sfida del vivere insieme con amore, nelle comunità religiose, parrocchiali, presbiterali, nei gruppi, ovunque siamo insieme?
E se, in tutto ciò, guardassimo tutti di più a Gesù, che ha amato con tutto lo slancio del suo cuore e anche contro il suo cuore, quando “indurì la faccia per partire verso Gerusalemme” (Lc 9,51b)?
Per tutti prima o poi la fedeltà si fa ardua. Che ciascuno l’attinga alle sue sorgenti interiori e, poi, abbracci con grande tenerezza chi barcolla.
Teresina Caffi
2012-06-19
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